Reddito di povertà: ecco la soglia precisa dei punti necessari per l’approvazione

Il reddito di povertà rappresenta una misura adottata per contrastare le condizioni di grave disagio economico e sociale, sostenendo le famiglie che si trovano al di sotto di una determinata soglia reddituale. In Italia, tali meccanismi sono periodicamente aggiornati per rispondere alle esigenze sociali emergenti e al mutato contesto economico. La recente definizione dei criteri per l’accesso a queste misure, soprattutto a livello regionale, ha introdotto un sistema di punteggi che stabilisce in modo chiaro come viene calcolata la soglia necessaria per l’approvazione delle richieste di sostegno.

Soglia di povertà: il quadro normativo e le tipologie di riferimento

La soglia di povertà, secondo la definizione condivisa a livello nazionale, identifica il livello di reddito minimo al di sotto del quale una famiglia o un individuo viene considerato povero e, pertanto, idoneo a ricevere determinati sostegni. Questa soglia assume forme differenti:

  • Povertà assoluta: si riferisce a coloro che non riescono a sostenere un livello di vita ritenuto essenziale in uno specifico contesto sociale, calcolato su un paniere minimo di beni e servizi.
  • Povertà relativa: si basa sul confronto del reddito del nucleo familiare rispetto alla media della popolazione, individuando come poveri coloro che si posizionano al di sotto di una determinata percentuale del reddito medio nazionale.

Questi parametri non sono fissi e variano sensibilmente a seconda della composizione familiare, della localizzazione e della tipologia del comune di residenza. Per esempio, la soglia di povertà per una persona sola può andare da 552,39 euro a più di 800 euro mensili, mentre per una famiglia di due persone il valore medio supera i 1.100 euro. Per una famiglia con un figlio a carico, la soglia si aggira intorno ai 1.400 euro mensili, ma questi valori vengono annualmente aggiornati dall’ISTAT tenendo conto di diversi fattori territoriali e demografici.

Il sistema di punteggio: criteri e soglia d’accesso

Le recenti modalità di accesso al reddito di povertà, soprattutto a livello regionale come avviene nel caso della Sicilia, prevedono un sistema di valutazione a punti per strutturare la formazione della graduatoria dei beneficiari in modo trasparente e oggettivo. Il requisito fondamentale resta il possesso di un Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), aggiornato all’anno precedente, inferiore a una determinata soglia massima: tipicamente, per il 2023, questa soglia è stata fissata a 5.000 euro.

I criteri di assegnazione del punteggio, e quindi la determinazione della soglia di accesso, sono commisurati a variabili oggettive:

  • Un Isee compreso tra 0 e 1.500 euro conferisce il punteggio massimo di 10 punti.
  • Per un Isee fino a 3.500 euro sono assegnati 8 punti.
  • Per un Isee fino a 5.000 euro sono attribuiti 6 punti.
  • A ciascun componente della famiglia viene aggiunto 1 punto, fino a un massimo di 9 punti nelle famiglie numerose (oltre otto componenti).
  • Per ogni figlio minorenne sono aggiunti 2 punti.
  • Le famiglie che vivono in affitto ricevono ulteriori 5 punti.
  • L’attribuzione di 8 punti supplementari è riservata ai casi di particolare vulnerabilità sociale: ragazze madri, donne vittime di violenza o vedove con figli.

Attraverso la somma di questi criteri, viene calcolato il totale dei punti per ciascuna richiesta e, sulla base di tale punteggio, viene formato l’ordine di priorità per l’erogazione del contributo economico.

Soglia precisa dei punti necessari per l’approvazione

Per quanto riguarda la soglia effettiva di punteggio che consente di ottenere il reddito di povertà, il regolamento regionale più recente stabilisce precise fasce di contribuzione commisurate al punteggio totale:

  • Oltre 30 punti: contributo di 5.000 euro.
  • Fino a 30 punti: contributo di 3.500 euro.
  • Fino a 20 punti: contributo di 2.500 euro.

Di conseguenza, la soglia minima di punti necessaria per l’approvazione della domanda è 20 punti. Soltanto le famiglie che raggiungono tale punteggio attraverso la combinazione dei criteri sopra elencati rientrano tra i beneficiari. Le domande con un punteggio inferiore vengono escluse dall’accesso alle misure di sostegno.

Effetti sulla distribuzione e aggiornamento dei parametri

È importante sottolineare che le soglie e i criteri di accesso al reddito di povertà vengono regolarmente aggiornati per rispondere ai mutamenti del contesto socioeconomico. L’ISTAT, annualmente, valuta le variazioni dei prezzi dei beni essenziali e delle spese medie, aggiornando i parametri della soglia di povertà assoluta. Per esempio, una famiglia tipo composta da due adulti e un bambino può avere una soglia di povertà assoluta che varia, a seconda della zona geografica e della dimensione del comune di residenza, ben oltre i 1.000 euro mensili. Gli strumenti informatici e i calcolatori messi a disposizione dagli enti permettono un’analisi puntuale e personalizzata, in modo che ogni famiglia possa verificare la propria situazione rispetto alla soglia stabilita.

La progettazione di questi strumenti tiene conto delle profonde differenze territoriali che caratterizzano il tessuto socioeconomico italiano: vivere in una grande città o in un piccolo centro può modificare significativamente le soglie di spesa e i parametri applicati, garantendo così una maggiore equità nella distribuzione delle risorse.

Ne consegue che la corretta conoscenza dei criteri di punteggio, delle soglie Isee e dei parametri aggiornati di spesa sono indispensabili per chi desidera fare richiesta di queste misure di sostegno.

Prospettive future e strumenti di supporto

Nel prossimo futuro, interventi di questa natura saranno sempre più orientati a garantire la personalizzazione degli aiuti, tenendo conto di una pluralità di fattori e delle situazioni oggettive di fragilità sociale ed economica. Le piattaforme regionali forniscono dettagliate informazioni e simulatori interattivi per calcolare la posizionamento rispetto alla soglia di povertà: questo permette alle famiglie interessate di predisporre la documentazione necessaria e verificare in autonomia la possibilità di accesso ai benefici.

Per chi desideri approfondire i dettagli tecnici e normativi, è possibile consultare le fonti istituzionali e le pagine dedicate alla soglia di povertà, in modo da rimanere aggiornati sulle modifiche annuali e sulle diverse possibilità di sostegno offerte a livello nazionale e locale.

L’impegno delle amministrazioni e degli enti pubblici resta orientato a rafforzare la tutela delle fasce più deboli della popolazione, garantendo che nessuno resti indietro e che la distribuzione delle risorse avvenga sulla base di criteri oggettivi, chiari e trasparenti.

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