Tabella del colesterolo: scopri subito i valori da non superare per evitare rischi al cuore

Il colesterolo rappresenta uno dei parametri più monitorati negli esami di laboratorio, soprattutto in relazione alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Sapere quali sono i valori soglia da non superare è fondamentale per la salute del cuore e la prevenzione di ictus e infarto. Il colesterolo nel sangue si misura in milligrammi per decilitro (mg/dL) e si suddivide principalmente in colesterolo totale, colesterolo LDL (detto anche “cattivo”) e colesterolo HDL (cosiddetto “buono”). Queste frazioni, insieme agli altri fattori di rischio individuali, permettono al medico di valutare il profilo cardiovascolare complessivo dell’individuo.

Tipologie di colesterolo e funzioni nell’organismo

Il colesterolo è una sostanza lipidica fondamentale per l’organismo perché contribuisce alla costruzione delle membrane cellulari, alla sintesi della vitamina D e alla produzione di alcuni ormoni steroidei. Tuttavia, quando i suoi livelli diventano eccessivi nel sangue, in particolare della frazione LDL, si possono generare accumuli che danneggiano le pareti arteriose, favorendo il processo di aterosclerosi.
Le due principali tipologie di colesterolo sono:

  • LDL (Low Density Lipoprotein): noto come “colesterolo cattivo”, trasporta il colesterolo dal fegato alle cellule e, se presente in eccesso, tende a depositarsi sulle pareti dei vasi sanguigni, aumentando il rischio di placche aterosclerotiche.
  • HDL (High Density Lipoprotein): chiamato anche “colesterolo buono”, raccoglie il colesterolo in eccesso dai tessuti e lo trasporta al fegato per essere smaltito, svolgendo una funzione protettiva sulle arterie.

Il monitoraggio di queste frazioni, insieme ai valori di colesterolo totale, risulta essenziale per la valutazione del rischio cardiovascolare complessivo.

Valori guida: la tabella di riferimento per il colesterolo

I valori ottimali da tenere sempre sotto controllo possono variare in base a fattori individuali, come età, sesso, storia familiare e presenza di altre patologie. Tuttavia, le principali società scientifiche e le linee guida internazionali propongono parametri di riferimento chiari:

  • Colesterolo totale: valori inferiori a 200 mg/dL sono considerati ideali per la popolazione adulta generale. Livelli tra 200 e 240 mg/dL sono accettabili solo in assenza di altri fattori di rischio, mentre valori superiori a 240 mg/dL sono considerati elevati e associati a un aumento della probabilità di eventi cardiovascolari. Oltre 290 mg/dL, il rischio è ritenuto molto alto e spesso richiede una valutazione clinica approfondita.
  • LDL (cattivo): il target varia in base al rischio cardiovascolare individuale:
    • In soggetti a basso rischio: valori desiderati inferiori a 116 mg/dL.
    • In presenza di rischio moderato: sotto 115 mg/dL.
    • In caso di rischio elevato (ipertensione, diabete, insufficienza renale, storia di patologie cardiovascolari): meno di 70 mg/dL.
    • Per chi ha già avuto eventi cardiovascolari o presenta rischio molto alto: sotto 55 mg/dL.
  • HDL (buono): più elevato è il valore, maggiore è la protezione cardiovascolare. I valori guida suggeriscono:
    • Superiore a 40 mg/dL per gli uomini.
    • Oltre 48 mg/dL per le donne.

In sintesi, la tabella di riferimento per evitare rischi indica:

FrazioneValore desideratoRischio altoRischio molto alto
Colesterolo totale< 200 mg/dL240-290 mg/dL> 290 mg/dL
LDL< 116 mg/dL< 70 mg/dL< 55 mg/dL
HDL (uomini)> 40 mg/dL
HDL (donne)> 48 mg/dL

È fondamentale considerare che il profilo lipidico viene valutato anche in relazione all’età, alla presenza di fattori di rischio come il fumo, la pressione alta, il diabete, la familiarità per malattie cardiovascolari e la presenza di sovrappeso o obesità.

Conseguenze di valori elevati: perché il controllo è cruciale per il cuore

Livelli di colesterolo LDL elevati favoriscono la formazione di depositi di grasso sulle pareti delle arterie, creando le cosiddette placche aterosclerotiche. Questo fenomeno rende progressivamente più stretto il lume dei vasi sanguigni, ostacolando il normale flusso sanguigno e aumentando il rischio di infarto e ictus. Un’ulteriore complicanza può essere rappresentata dalla formazione di trombi che, staccandosi dalla parete arteriosa, possono provocare l’occlusione di vasi vitali.

Al contrario, livelli adeguati di colesterolo HDL esercitano un’azione protettiva, favorendo la rimozione dell’eccesso lipidico dai tessuti e dalle arterie e riducendo sensibilmente il rischio cardiovascolare globale. Per questo motivo, la valutazione dei valori HDL è fondamentale quanto quella degli altri parametri lipidici.

Fattori che influenzano i valori di colesterolo

  • Alimentazione: una dieta ricca di grassi saturi e colesterolo favorisce l’innalzamento dei valori LDL.
  • Stile di vita: la sedentarietà, il fumo e l’abuso di alcolici aumentano il rischio di ipercolesterolemia.
  • Genetica: alcune forme di ipercolesterolemia familiare causano livelli patologici già in giovane età.
  • Età e sesso: con l’avanzare dell’età e dopo la menopausa per le donne, i rischi aumentano.

Strategie per mantenere i valori nella norma

Il controllo dei valori di colesterolo si basa su una combinazione di stile di vita sano e, se necessario, terapie farmacologiche. Le strategie più efficaci sono:

  • Alimentazione equilibrata: privilegiare frutta, verdura, cereali integrali, pesce, olio extravergine d’oliva e moderare il consumo di grassi animali.
  • Attività fisica regolare: almeno 150 minuti a settimana di movimento aerobico contribuiscono ad aumentare il colesterolo buono e ridurre quello cattivo.
  • Controllare il peso corporeo: il sovrappeso e l’obesità sono strettamente correlati a un profilo lipidico alterato.
  • Smettere di fumare e moderare l’assunzione di alcolici, che influenzano negativamente il metabolismo lipidico.
  • Monitoraggio regolare dei livelli di colesterolo soprattutto in presenza di altri fattori di rischio o familiarità per malattie cardiovascolari.
  • In caso di valori molto elevati o patologie ad alto rischio, il medico può prescrivere farmaci specifici come le statine, inibitori di PCSK9 o altre terapie ipolipemizzanti.

Ricordare inoltre che una riduzione troppo drastica del colesterolo può essere controproducente: è importante mantenere i valori entro intervalli fisiologici, evitando sia l’eccesso che il difetto.

In conclusione, monitorare e mantenere nella norma la tabella del colesterolo è una delle chiavi principali per una vita lunga e in salute, proteggendo il cuore dalle principali insidie di infarto e ictus. La consulenza periodica del medico di fiducia è sempre la strada più efficace per scegliere il percorso di prevenzione più adatto alla propria situazione.

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